NOMI
STORIA
Tutto inizia per caso, un po’ alla volta, tra piccole aggregazioni e da comunità che crescono. Da quel ragazzo che insegue il sogno di ricreare un’Armavera, a quel pazzo inventore che ha passato anni di vita a cercare ordigni inesplosi o a fabbricare la dinamite in casa perdendo un braccio, o il gruppo di fanatici che ha preso come innovazione bellica le formazioni degli schieramenti di polizia del Mondo Andato, imparate da un vecchio manuale trovato in un rudere.
Un po’ per uno, tutti assieme, a crescere, ricordare e a spaccare mutanti con delle armi belle grosse, a difendere e a difendersi, a ricostruire ciò che è andato perduto con gli indizi del presente.
Con l’imperversare delle razzie nei piccoli avamposti delle Vastità da parte del Serraglio e da altri gruppi minori, spesso c’è stato bisogno di una figura non ufficiale che proteggesse i carichi e le scorte di chi non poteva far affidamento né nella forza né nel numero. Come “Eroi Improvvisati” sono quindi nati, praticamente per necessità più che per volontà, per trovare qualcosa di buono nel marcio quotidiano, più come popolo che come istituzione e più col passaparola che col reclutamento.
“Il Patto di Titanio” è sopraggiunto subito dopo. Con queste regole interne potevano far sì che ognuno si impegnasse alla causa, e non seguire i precetti porta all’abbandono dalla comunità e il rifiuto di ogni forma di aiuto.


Orgoglio, ricerca e caparbietà sono gli emblemi dei Prebellici.
La loro ferrea convinzione è un lungo periodo di Pace abbia causato la mollezza di chi viveva nel Mondo Andato, e che questa sia la causa della rovina che si è abbattuta portando alla nascita del Dopomondo.
Le radiazioni, i mutanti, gli shocker, il cannibalismo fisico e sociale, la codardia: tutta merda di cui il mondo non ha bisogno, e che probabilmente ha contribuito a renderlo il posto schifoso che è adesso.
In un Dopomondo come quello attuale ci sono solo due vie: uniformarsi e diventare come tutti gli altri o dare il buon esempio in modo brutale e schiacciante.
In questo caso particolare si tratta della seconda opzione.
Uniti come un solo uomo, solidali l’un l’altro e pronti a qualsiasi cosa per proteggere ciò che lentamente ricostruiscono, i Prebellici sono l’emblema della fermezza, della tecnica e della determinazione finalizzata alla propria missione personale e alla loro società interna costruita sulla collaborazione e sulla fiducia reciproca, oltre che sul miglioramento individuale e collettivo.
E’ raro trovarli da soli ed è ancor più raro trovarli non indaffarati in qualcosa.
IDEALI
Mutanti, selvaggi e simili non sono mai al sicuro con loro nelle vicinanze, anche quelli socialmente accettati.
Amano quello che fanno, e lo fanno come ragione di vita. Non sono violenti di base, solo se vengono infastiditi quel secondo di troppo.
Seguono un rigido codice di comportamento che li identifica e li rende uniti, il cosiddetto “Patto di Titanio”:
- I prebellici rifuggono i mutanti e gli shocker in ogni loro forma.
- Non si attacca briga per primi ma si risponde con tutte le forze necessarie. Sì, vale anche con i mutanti civilizzati.
- La ricerca del passato va sopra a ogni priorità tranne che della vita.
- I Fieri Combattenti si allenano almeno un’ora al giorno e cercano lavoro pagato come protettore o scorta almeno un’ora al giorno.
- Gli Inventori costruiscono qualcosa almeno una volta al giorno.
- I Cercatori scoprono qualcosa almeno una volta al giorno, dalle usanze alle invenzioni del passato alle informazioni sul presente.
- Se un Prebellico è in difficoltà, tutti uniti contro il problema.
In accordo al Patto i Prebellici non amano né mutanti né shocker. Nessuno ne userebbe uno e nessun mutante sarà mai uno di loro. Possono collaborare con gente che usa gli shocker (dopotutto sono solo troppo deboli per vivere senza quei giocattoli) e il loro fastidio per i mutanti difficilmente si trasforma nell’odio dell’Autocombustione.
Tuttavia non è raro che le due Fazioni si alleino per purificare un territorio o semplicemente per fornirsi supporto a vicenda.
Adelita
Zeon
Bell
ORGANIZZAZIONE
FIERI COMBATTENTI
INVENTORI
RICERCATORI
Non c’è una gerarchia vera e propria, in quanto tutti perseguono una missione comune ed è un gruppo basato sul supporto reciproco.
Generalmente è il carisma e la fiducia in qualcuno ciò che determina il leader, assieme ai meriti e ai risultati.
Tali elementi sono definiti nella comunità come Esempio, titolo di stima pubblica e capacità.
Coloro che vengono identificati come Esempio acquisiscono un nome che li identifica come riferimento alla figura che interpretano, dato dagli altri e relativo a ciò che più sembra vicino al loro animo, che sia un oggetto o un concetto esistenziale.
I RAPPORTI CON GLI ALTRI
Sono ben visti nella comunità in quanto non sono attaccabrighe, proteggono i punti chiave come i mercati o le città e portano con se novità o massacri di creature, anche se spesso chi non conosce il loro temperamento esplosivo fa una brutta fine al primo tentativo di dileggio.
ARCHETIPI
SIMBOLO
Uno scudo con un ingranaggio
VISTI DA FUORI
Castor Zuse
Padre Loan
Dottoressa Valerie
I PREBELLICI A RAD CITY

Nonostante la convivenza forzata con i Mutanti, furono sostenitori del governo di Heston Moses, ma più per vicinanza con i possenti Traumakorps che non per fedeltà al Sindaco.
Durante la Battaglia del Pandemonium il giovane Tharax si distinse tanto da venire acclamato come Esempio e guida di tutti i Prebellici cittadini. Da allora, sotto la sua guida, i Prebellici sono stati il bastione che ha protetto la città da depravati e nemici. Per anni sono stati anche i custodi delle tradizioni della città, prima tra tutte il Pandemonium, di cui la Prebellica Diana Sig Sauer è stata per lungo tempo Stygia.
Durante gli scontri finali con la Famelica, Tharax il Bastione cadde ucciso, secondo quanto si racconta, da un Traumakorps che aveva subito il lavaggio del cervello tra le grinfie della Madre dei Depravati. Da allora i Prebellici si sono uniti attorno alla figura di Diana ed hanno continuato a proteggere i cittadini combattendo durante il Massacro del Settore D e vegliando durante l’Esodo e l’abbandono della città.
Oggi una cosa è certa: qualsiasi cosa accada i Prebellici saranno in prima fila per tenere alto il sogno di Rad City.

ELEMENTI IDENTIFICATIVI


Diana Sig Sauer
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)